Erasmus a Erlangen (D)
Erlangen, città di grande scambio (di Giovanni Braglia)
22 aprile 2024
La mia esperienza Erasmus a Erlangen è stata un po’ altalenante. Ma pensandoci bene tutti i “bassi” che ho vissuto erano legati più ad una nostalgia
di casa, non ad esperienze negative fatte là.
Erlangen è una cittadina (110.000 abitanti circa..) che sembra ruotare esclusivamente intorno alla sua università, che attrae studenti e ricercatori
da ogni angolo della terra. Durante le prime settimane infatti (dal 1/10 al 16/10) la città era deserta, perché il semestre non era ancora iniziato.
In quel momento pensavo di essere finito in un buco dimenticato da Dio e ho cercato di riempire le mie giornate per non pensarci troppo. Una volta iniziato
il semestre però la città ha preso vita. E devo dire che giorno dopo giorno mi sono innamorato di questa città. È tutto molto a portata di mano, dai supermercati
ai bar, dalle biblioteche alle aule di lezione. Inoltre, io e il mio fidato compagno di avventure Andrea abbiamo fatto la mossa del secolo comprando una bici usata
ciascuno, estremamente comoda dal momento che lì le ciclabili funzionano davvero bene (Non come in Italia…) anche gli autobus comunque coprono quasi tutta la città e
sono quindi molto comodi, soprattutto se piove. Inoltre, con il Deutschland Ticket, a soli 29€ al mese per gli studenti, si può raggiungere qualsiasi città in Germania.
E la baviera è davvero un gioiellino secondo me, e vale la pena di visitare città come Regensburg, Bamberg, Nürnberg, Augsburg München e tante altre!
Sono rimasto molto contento del metodo educativo dell’università che ha un approccio più in stile Liceo, con lezioni interattive, professori molto alla mano
nella maggior parte dei casi e “compiti” durante la settimana che sono tanto noiosi quanto però utili per far sedimentare quanto appreso durante le lezioni.
Un ostacolo grosso a cui fare attenzione è il tempo a disposizione per preparare gli esami; io ho dato 8 esami, 5 dei quali nella stessa settimana, con date decise dai prof
(tutti fissati la settimana dopo la fine delle lezioni…) quindi dimenticatevi la nostra sessione italiana tipica di studio matto e disperatissimo e iniziate a studiare per tempo
(gli esami li ho comunque passati tutti e 8 con dei bei voti; quindi, tranquilli si può fare e anzi sono rimasto contento e soddisfatto).
Un aspetto negativo per me è stato la difficoltà di conoscere dei tedeschi. Sono stato fortunato perché ho incontrato una ragazza con la quale ho da subito legato
tanto e che mi ha aiutato davvero, soprattutto a imparare nuovo lessico, a migliorare la pronuncia e in generale a passare del bel tempo insieme. Un consiglio che
mi sento di dare è quello di buttarsi davvero in tante esperienze, soprattutto all’inizio, per cercare di crearsi un gruppetto di amici, che cambiano completamente
la qualità dell’Erasmus secondo me. L’università è un ottimo luogo in cui praticare queste Public relations e davvero non mollateci, piano piano i tedeschi si aprono. Ma piano piano.
Altra cosa che non mi ha aiutato nel conoscere nuove persone è il fatto di aver avuto un dormitorio in cui avevo il mio bagno e la mia cucina personale e quindi,
non dovendo condividerla con nessuno, le occasioni di scambio si sono ridotte notevolmente. Ma con un po’ di intraprendenza si può fare, quindi come già detto BUTTATEVI.
Ultimo ma non ultimo il cibo: pensavo che avrei mangiato malissimo; invece, ho spesso mangiato cose molto buone (sono sempre le stesse circa, ma comunque buone) Consiglio un pranzetto
da Kitzmann. Poi se proprio siete degli italiani inguaribili si trova anche la pasta Rummo o De Cecco e la passata della Mutti al Tegut ;) inoltre essendo una città multiculturale,
anche il cibo risponde di ciò e quindi troverete anche tante pizzerie, ristoranti asiatici, hamburger a gogo. Quindi state tranquilli, mangerete bene.
Tutto sommato è un’esperienza che per forza di cose ti aiuta a scoprirti un po’, impari ad amare la tua indipendenza, scopri di avere più intraprendenza di quanto credevi
e affronti difficoltà che poi ti daranno grandi soddisfazioni. Oltre che immergerti in una cultura che io personalmente, ho trovato molto bella.